C’era una volta, in una piccola cameretta piena di giocattoli e libri, un libro chiamato Lino e una torcia di nome Tina. Lino era un libro di storie avventurose e sognava sempre di poter raccontare le sue storie a qualcuno che lo ascoltasse attentamente. Tina, invece, era una torcia sempre pronta ad illuminare qualunque cosa con la sua luce brillante.nnUna sera, mentre la luna splendeva alta nel cielo, Lino e Tina si trovarono a parlare dei loro sogni e delle loro speranze. Lino sospirò e disse: ‘Oh, come vorrei che i bambini mi leggessero più spesso! Ho così tante storie da raccontare, ma rimango sempre qui su questa mensola.’ Tina, accendendosi per un attimo, rispose: ‘E io vorrei illuminare luoghi bui e aiutare le persone a vedere la bellezza nascosta nel mondo.’nnAscoltando le loro lamentele, il vento, che entrava dalla finestra semiaperta, decise di dare loro una lezione importante. Con un soffio leggero ma determinato, il vento portò Lino e Tina nel giardino della casa, sotto un cielo stellato. Lì, iniziò la loro avventura.nn’Guarda, Tina!’ esclamò Lino, ‘qui fuori ci sono tantissimi bambini che giocano anche di notte. Forse posso raccontare loro le mie storie.’ Tina, entusiasta, rispose: ‘E io posso illuminare il loro cammino, così non dovranno avere paura del buio!’nnLino iniziò a narrare una delle sue storie più emozionanti, e i bambini, attratti dalla sua voce melodiosa, si raccolsero intorno a lui ascoltandolo incantati. Tina, da parte sua, brillava più che mai, illuminando il viso dei bambini e i sentieri del giardino.nnQuella notte, Lino e Tina impararono una lezione molto importante: ogni oggetto ha un suo scopo unico e speciale, ma a volte è necessario uscire dalla propria comfort zone per scoprirlo veramente. Lino capì che poteva essere ascoltato non solo nella cameretta, ma ovunque ci fosse qualcuno disposto ad ascoltare. Tina, invece, realizzò che la sua luce poteva portare gioia e sicurezza non solo in una stanza, ma in tutto il mondo intorno a lei.nnDa quel giorno, Lino e Tina non furono mai più tristi o insoddisfatti. Avevano imparato che collaborando e sfruttando le proprie capacità al meglio, potevano fare la differenza nella vita degli altri, illuminando e arricchendo ogni giorno con le loro storie e la loro luce.

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