La Fiaba del Piccolo Germoglio che Diventò Grande

C’era una volta, in un grande bosco verde, un piccolo germoglio di quercia. Si chiamava Quercino e viveva ai piedi di un maestoso albero anziano. Quercino sognava di diventare grande e forte come l’albero che lo proteggeva.

Ogni giorno, Quercino guardava in su, osservando le foglie ondeggianti dell’albero anziano. “Un giorno sarò grande come te!” pensava. Ma a volte si sentiva scoraggiato perché sembrava che ci volesse tantissimo tempo per crescere.

Un giorno, una saggia tartaruga di nome Tartugina passò di lì. Notò il piccolo germoglio e si fermò a parlare con lui. “Ciao, Quercino,” disse Tartugina con un sorriso gentile. “Perché sei così triste?”

“Mi sento piccolo e insignificante,” rispose Quercino. “Voglio diventare grande, ma ci vuole così tanto tempo!”

Tartugina annuì lentamente. “Crescere richiede pazienza, piccolo amico. Ogni giorno che passa, tu diventi un po’ più forte. Anche io ero una volta una piccola tartaruga, e ora guarda quanto sono vecchia e saggia!”

Quercino ascoltò attentamente, incoraggiato dalle parole di Tartugina. Da quel giorno, decise di non preoccuparsi più del tempo. Invece, si concentrò sul crescere un po’ ogni giorno.

Passarono le stagioni. L’inverno coprì il bosco con una soffice coltre di neve, ma Quercino rimase saldo. In primavera, le piogge arrivarono e Quercino sentì le sue radici allungarsi e rafforzarsi.

Con il passare del tempo, Quercino vide cambiamenti attorno a sé. Gli uccellini cominciarono a posarsi sui suoi rami, ora abbastanza forti da sostenerli. Le foglie verdi brillavano al sole, e Quercino si sentiva sempre più felice.

Un giorno, mentre il sole tramontava dietro le colline, Quercino si accorse che ora era un albero giovane, alto e forte. Guardò l’albero anziano accanto a lui e si rese conto che, con pazienza e perseveranza, era finalmente diventato grande.

Tartugina passò ancora una volta da quelle parti e sorrise vedendo quanto fosse cresciuto Quercino. “Vedi, Quercino?” disse. “Hai fatto un viaggio meraviglioso per diventare quello che sei ora.”

Quercino capì che crescere era un’avventura, e con il cuore colmo di gioia, ringraziò Tartugina per i suoi saggi consigli. Da quel giorno, ogni giovane germoglio nel bosco guardava a Quercino per ispirazione, sapendo che anche loro, un giorno, sarebbero diventati grandi.


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