C’era una volta, in un piccolo villaggio ai piedi di una montagna, un ragazzo di nome Marco. Marco era curioso e amava esplorare la natura, ma a volte era un po’ distratto e finiva per combinare piccoli pasticci.
Un giorno, mentre passeggiava nel bosco, Marco trovò una strana pietra scintillante. Quando la toccò, apparve una simpatica fata di nome Clara. Clara disse a Marco che quella pietra era magica e permetteva di viaggiare nel tempo per correggere gli errori del passato.
Marco era entusiasta e chiese subito alla fata di poter provare la pietra magica per rimediare a un errore che aveva commesso la settimana prima. Aveva rotto per sbaglio il vaso preferito della sua mamma mentre giocava in casa. Clara, con un sorriso, agitò la sua bacchetta e insieme viaggiarono indietro nel tempo.
Arrivati al momento giusto, Marco si vide giocare vicino al vaso. Questa volta, però, decise di fare più attenzione e spostò il vaso in un luogo sicuro. Il Marco del presente era felice di aver sistemato le cose e ringraziò la fata Clara.
Ma il viaggio non era ancora finito. Clara chiese a Marco se avesse altri errori che voleva correggere. Marco ricordò di quando aveva litigato con il suo migliore amico, Luca, per una sciocchezza. Si sentiva ancora triste per aver detto quelle parole poco gentili.
Così, Marco e Clara tornarono al giorno della lite. Quando giunsero a quel momento, Marco si avvicinò a Luca e, invece di litigare, gli chiese scusa. Luca sorrise e i due amici si abbracciarono. Marco era contento di aver rimediato anche a quell’errore.
Dopo aver sistemato gli errori importanti, Marco tornò al presente con la fata Clara. Prima di andarsene, Clara diede a Marco un consiglio: “Ricorda sempre che anche senza una pietra magica, possiamo sempre chiedere scusa e migliorare le cose con gentilezza e amore.”
Marco ringraziò Clara e salutò la fata, promettendo di essere più attento e gentile in futuro. Da quel giorno, ogni volta che combinava un pasticcio, si ricordava delle parole di Clara e cercava sempre di rimediare con il cuore.
E così, Marco visse felice, imparando che anche i piccoli errori possono insegnarci a crescere e a diventare persone migliori. E la pietra magica? La conservò in un posto speciale, come ricordo di quel magico viaggio nel tempo insieme alla fata Clara.

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