C’era una volta un gattino di nome Mimmo. Mimmo viveva in una piccola casa nel bosco con la sua amica Lina, una topolina. Mimmo aveva un bel tratto tigrato, e Lina aveva un pelo bianco e soffice. Erano sempre insieme e si divertivano un mondo a giocare nel prato e a rincorrersi tra i fiori.
Un giorno, durante una delle loro avventure, incontrarono un uccellino con una bellissima coda colorata. L’uccellino sembrava triste. “Perché sei così triste?” chiese Mimmo, avvicinandosi con cautela. L’uccellino sospirò e disse: “Oh, mi sento solo. Vedo tanti animali volare insieme, ma io non ho amici qui”.
Lina, con il suo cuore gentile, suggerì: “Perché non vieni con noi? Noi siamo sempre felici di fare nuovi amici!”. L’uccellino accettò volentieri e così iniziarono a giocare insieme tutti e tre. Presto, l’uccellino ritrovò il sorriso e la gioia, e ringraziò Mimmo e Lina per la loro gentilezza.
Qualche giorno dopo, Mimmo si accorse che la sua casa nel bosco sembrava più piccola del solito. Voleva una casa grande e bella come quella del riccio che viveva vicino al fiume. Lina, notando il suo malumore, gli chiese cosa lo turbasse. Mimmo rispose: “Vorrei avere una casa più grande, proprio come quella del riccio”.
Lina sorrise e gli disse: “Mimmo, guarda tutto ciò che già abbiamo. Abbiamo un tetto che ci protegge dalla pioggia, un bel prato dove giocare e tanti amici che ci vogliono bene. Non è speciale anche questo?”. Mimmo ci pensò su e capì che la sua piccola casa era proprio perfetta così com’era. Aveva tutto ciò di cui aveva bisogno per essere felice.
Nel frattempo, l’uccellino aveva fatto amicizia con altri animali del bosco e tutti insieme organizzarono una festa a sorpresa per ringraziare Mimmo e Lina per essere così gentili. Quando Mimmo vide tutti gli amici riuniti, capì quanto fosse fortunato. “Grazie a tutti”, disse, col cuore colmo di gioia. “Siete tutti dei veri tesori”.
Da quel giorno, Mimmo imparò a essere grato per tutto ciò che aveva. Capì che le vere ricchezze non erano le cose materiali, ma gli amici e i momenti di felicità condivisa. E vissero per sempre felici e contenti, ricordandosi ogni giorno di quanto fossero fortunati.
E così finisce la fiaba del gatto grato, che ci insegna che la gratitudine è il segreto della vera felicità.
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