C’era una volta un piccolo villaggio chiamato Fiabalandia, nascosto tra le dolci colline e circondato da prati fioriti. In questo tranquillo villaggio abitavano tanti animali, ma tra loro si distinguevano due piccoli amici: Leo, il topolino, e Tito, il passerotto. Nonostante fossero molto piccoli, avevano un cuore grande e coraggioso.
Un giorno, una notizia spaventosa arrivò al villaggio. Un drago misterioso era stato visto nelle vicinanze, e tutti gli abitanti erano terrorizzati. Nessuno osava affrontare il drago e il villaggio cadde nel panico. Leo e Tito, però, decisero che dovevano fare qualcosa per aiutare i loro amici.
“Non possiamo lasciare che il nostro villaggio viva nella paura”, disse Leo con determinazione. “Siamo piccoli, ma insieme possiamo trovare un modo per affrontare il drago.”
Tito annuì e, battendo le ali, disse: “Volerò in alto per vedere dove si nasconde il drago. Tu, Leo, cerca qualcuno che ci possa aiutare con un piano.”
Così, il piccolo passerotto volò al di sopra degli alberi, mentre Leo corse a chiedere consiglio al vecchio saggio del villaggio, un gufo di nome Ulisse. Ulisse ascoltò attentamente il racconto di Leo e disse: “Non serve sempre la forza per sconfiggere un drago. A volte basta un po’ di astuzia.”
Nel frattempo, Tito vide il drago addormentato su una collina vicina. Tornò di corsa a raccontare a Leo e a Ulisse ciò che aveva visto. Il gufo saggiò un piano e suggerì di far addormentare il drago con una ninna nanna speciale che conosceva.
Leo e Tito si misero subito al lavoro. Tito volò vicino al drago e iniziò a cantare la ninna nanna con la sua dolce voce. Il drago, che in fondo era solo annoiato e solo, si lasciò cullare dalla melodia e si addormentò profondamente.
Con il drago addormentato, gli abitanti del villaggio poterono avvicinarsi e scoprire che era ferito a una zampa. Grazie all’aiuto di tutti, curarono la ferita del drago che, al risveglio, era più allegro e grato.
Scoprendo che gli abitanti di Fiabalandia erano gentili, decise di diventare loro amico e protettore. Così, grazie al coraggio e all’astuzia di Leo e Tito, il villaggio non solo si liberò dalla paura, ma guadagnò un nuovo amico.
E così, in un piccolo villaggio, due piccoli eroi insegnarono a tutti che anche i più piccoli possono compiere grandi imprese se hanno il cuore colmo di coraggio e gentilezza.
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