C’era una volta, in un piccolo villaggio chiamato Felicità, un bambino di nome Leo. Leo era molto curioso e amava fare domande. Un giorno, mentre giocava nel prato, chiese a sua mamma: “Mamma, cosa farò da grande?”. La mamma sorrise e rispose: “Caro Leo, ci sono tanti lavori nel mondo. Devi solo scoprire ciò che ti rende felice”. Leo decise allora di esplorare il villaggio per scoprire quali lavori esistessero. La sua prima tappa fu la bottega del fabbro. Il fabbro, un uomo robusto con una grande barba, stava forgiando una spada scintillante. “Ciao, signor fabbro!”, disse Leo. “Posso vedere cosa fai?”. Il fabbro annuì e spiegò: “Io creo oggetti di metallo. È un lavoro duro, ma mi piace molto perché posso costruire cose utili per gli altri”. Leo pensò che fosse interessante, ma voleva vedere di più. Continuò il suo viaggio e arrivò alla fattoria di Nonna Rosa. La vecchia signora stava mungendo una mucca, e Leo chiese: “Nonna Rosa, qual è il tuo lavoro?”. Con un sorriso, Nonna Rosa rispose: “Io mi prendo cura degli animali e coltivo il cibo. Ogni giorno raccolgo le verdure fresche e mungo le mucche perché tutti possano mangiare. È un lavoro che richiede pazienza, ma mi piace vedere le piante crescere e gli animali felici”. Leo capì l’importanza del lavoro di Nonna Rosa e continuò la sua ricerca. Più avanti, trovò il panettiere Giulio che stava sfornando del pane profumato. “Ciao, signor Giulio!”, disse Leo entusiasta. “Cosa fai tutto il giorno?”. Giulio, con le mani sporche di farina, rispose: “Io preparo pane, torte e biscotti per il villaggio. Ogni mattina, quando la gente si sveglia, trova i miei dolci e si sente felice. È un lavoro che richiede precisione e amore, ma vedere i sorrisi delle persone mi rende felice”. Leo continuò a esplorare, visitando la scuola dove la maestra Carla insegnava i bambini a leggere e scrivere, e la clinica dove il dottor Mario curava i malati. Ogni volta, imparava qualcosa di nuovo, ma non aveva ancora deciso quale fosse il lavoro giusto per lui. Alla fine della giornata, Leo tornò a casa e parlò con sua mamma. “Ho visto tanti lavori interessanti, ma non so ancora quale scegliere”. La mamma gli accarezzò i capelli e disse: “Non preoccuparti, Leo. Hai ancora tanto tempo per scoprirlo. L’importante è trovare un lavoro che ti faccia svegliare felice ogni mattina”. E così, Leo capì che non c’era fretta. Ogni giorno era una nuova avventura, e un giorno avrebbe trovato il lavoro dei suoi sogni. Forse sarebbe diventato un fabbro, un contadino, un panettiere, un insegnante o un dottore, ma ciò che contava davvero era seguire il suo cuore.

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