C’era una volta un bambino di nome Leo che viveva in una grande città molto rumorosa. Leo amava giocare con i suoi amici e guardare i cartoni animati, ma sentiva sempre che mancava qualcosa. Un giorno, mentre stava giocando nel parco, trovò una vecchia mappa nascosta sotto una panchina. La mappa indicava un luogo chiamato ‘La Foresta Incantata’. Curioso e avventuroso, Leo decise di esplorare quel posto misterioso. Prese il suo zainetto, mise dentro un po’ di cibo e una bottiglietta d’acqua e si incamminò verso la foresta.
Dopo aver camminato per un po’, Leo si trovò davanti a un grande cancello di legno con una scritta che diceva ‘Benvenuti nella Foresta Incantata’. Con il cuore che batteva forte per l’emozione, aprì il cancello e vi entrò. Subito fu circondato da alberi enormi e fiori dai colori brillanti. Gli uccelli cantavano canzoni dolci e gli scoiattoli saltellavano felici tra i rami degli alberi.
Leo camminava e camminava finché non incontrò un simpatico coniglio bianco di nome Benny. Benny salutò Leo e gli chiese cosa stesse cercando. ‘Sto cercando me stesso,’ rispose Leo. ‘Ho trovato una mappa che mi ha portato qui, e penso che questa foresta possa aiutarmi a scoprire chi sono davvero.’ Benny sorrise e disse che avrebbe aiutato Leo nel suo viaggio.
Insieme, Leo e Benny esplorarono la foresta. Trovarono un ruscello con l’acqua più limpida che Leo avesse mai visto. Si sedettero vicino al ruscello, e Benny spiegò a Leo che l’acqua pura rappresenta la chiarezza della mente. Leo capì che per scoprire se stesso, doveva avere una mente chiara e tranquilla.
Continuarono il loro viaggio e arrivarono a una radura piena di fiori profumati. Benny disse a Leo che i fiori simboleggiavano la bellezza della vita e che bisogna sempre trovare il tempo per apprezzare le piccole cose. Leo annusò i fiori e sentì una grande pace nel cuore.
Infine, raggiunsero una collina da cui si poteva vedere tutta la foresta. Benny disse che la foresta rappresentava il mondo e che ogni albero e ogni animale facevano parte di un grande cerchio di vita. Leo si rese conto che anche lui era parte di quel cerchio e che aveva un posto speciale nel mondo.
Con il cuore pieno di gioia, Leo ringraziò Benny e tornò a casa. Arrivato in città, si sentiva cambiato. Ora sapeva che la natura aveva tanto da insegnare e che ogni volta che si sarebbe sentito perso, avrebbe potuto ritornare nella Foresta Incantata, anche solo con il pensiero, per ritrovare se stesso.
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