C’era una volta nella vasta e sunnita savana africana, un piccolo leone chiamato Leo. A differenza degli altri leoni della sua età, Leo era molto timido e preferiva passare il suo tempo sotto l’ombra di un baobab anziché giocare e ruggire con gli altri cuccioli. Tutti lo chiamavano Leo il Leone Timido.
Un giorno, mentre Leo stava leggendo un libro sotto il suo albero preferito, sentì dei piccoli gemiti provenire dai cespugli vicini. Con cautela, si avvicinò e scoprì una piccola gazzella intrappolata tra le spine. La gazzella, vedendo Leo, tremò di paura. Leo, sentendo il cuore gonfio di coraggio, decise di aiutarla. Con molta delicatezza, rimosse le spine che imprigionavano la piccola gazzella e la aiutò a liberarsi.
‘Grazie, Leo!’ disse la gazzella, sorridendo. ‘Non sapevo che i leoni potessero essere così gentili.’ Leo sorrise timidamente e sentì dentro di sé qualcosa cambiare. Da quel giorno in poi, Leo iniziò a giocare con gli altri animali della savana, aiutando chiunque avesse bisogno. La sua fama crebbe, e non era più conosciuto come Leo il Leone Timido, ma come Leo il Leone Coraggioso.
Con il tempo, Leo divenne il leader del branco. Guidava gli altri leoni con saggezza e coraggio, sempre pronto a difendere la savana da qualsiasi pericolo. Ma non importava quanto fosse forte o coraggioso, Leo non dimenticò mai il giorno in cui una piccola gazzella gli aveva insegnato il valore della gentilezza e del coraggio.
E così, Leo continuò a vivere nella savana, amato e rispettato da tutti gli animali, dimostrando che a volte, anche il leone più timido può crescere per diventare il più grande dei leader.

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