Fiaba di Amicizie nei Campi Estivi Magici

C’era una volta, in un mondo non molto lontano, un campo estivo speciale chiamato Il Bosco delle Meraviglie. Ogni estate, bambini da ogni dove si riunivano lì per vivere avventure magiche e imparare nuove cose. Il Bosco delle Meraviglie non era un campo come tutti gli altri. Infatti, gli alberi parlavano, i fiori cantavano e, di notte, le stelle danzavano nel cielo, raccontando storie antiche.

Un giorno arrivò al campo un bambino di nome Leo. Leo era un po’ timido e non conosceva nessuno. Aveva paura di non riuscire a farsi nuovi amici. Ma appena entrò nel Bosco, fu accolto da un gruppo di buffi scoiattoli che gli fecero un inchino. “Benvenuto, Leo!” squittirono con allegria.

Leo rise e si sentì subito un po’ più a suo agio. Si guardò intorno e vide altri bambini che giocavano e ridevano. Decise di unirsi a loro e si avvicinò a una bambina dai capelli ricci che stava provando a parlare con un vecchio albero.

“Ciao, sono Leo,” disse timidamente.

La bambina sorrise. “Ciao, io sono Mia! Vieni, l’albero ci sta raccontando una storia di draghi e principesse!”

Leo si sedette accanto a Mia e ascoltò affascinato. L’albero raccontava con una voce profonda e melodiosa, e Leo si sentì come se fosse entrato davvero in un mondo di fantasia. Dopo la storia, Mia propose di andare a vedere il Lago dei Giochi, un posto speciale dove l’acqua era fatta di gelatina colorata e potevi camminarci sopra senza affondare.

Al Lago dei Giochi, Leo incontrò altri bambini: c’era Tommaso, che sapeva fare le ombre cinesi con le mani che parevano vere, e Anna, che suonava una melodia magica con il suo flauto di legno. Tutti si divertirono un mondo a saltare sulla gelatina e a inventare nuovi giochi insieme.

Ogni giorno al campo era una nuova avventura. C’era il giorno delle cacce al tesoro, in cui i bambini dovevano trovare oggetti magici nascosti dagli gnomi, e il giorno delle storie attorno al fuoco, quando le fiamme assumevano forme di animali e danzavano al ritmo dei racconti.

A poco a poco, Leo si rese conto che non era più solo. Aveva trovato il coraggio di avvicinarsi agli altri e, in cambio, aveva guadagnato degli amici meravigliosi. Capì che bastava un sorriso e un piccolo gesto per costruire un’amicizia.

Quando l’estate finì e fu il momento di tornare a casa, Leo sentì un po’ di tristezza, ma anche tanta felicità. Sapeva che, grazie alle amicizie fatte nel Bosco delle Meraviglie, sarebbe tornato l’anno seguente, pronto a vivere nuove avventure e a creare nuovi ricordi indimenticabili.


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