C’era una volta un gruppo di bambini molto curiosi. I loro nomi erano Marco, Lisa, Giulia e Tommaso. Vivevano in un piccolo villaggio vicino a un’antica foresta, e spesso si incontravano per giocare insieme dopo la scuola.
Un giorno, mentre esploravano un angolo nascosto della foresta, trovarono una vecchia porta di legno coperta di muschio e rampicanti. Sembrava un po’ magica, come se nascondesse qualcosa di speciale. “Chissà cosa c’è dietro quella porta?” si chiese Marco.
Con grande curiosità, i bambini decisero di aprire la porta. Appena l’ebbero spalancata, una luce brillante li avvolse e, in un batter d’occhio, si ritrovarono in un altro tempo! Erano finiti nel passato, in un villaggio medievale pieno di persone in abiti strani e cavalli che trainavano carri.
“Wow, guardate!” esclamò Giulia, indicando un castello maestoso che si stagliava contro il cielo. I bambini, emozionati e un po’ intimoriti, si avviarono verso il castello, desiderosi di scoprire di più su questo mondo antico.
Mentre attraversavano le strade affollate, incontrarono un giovane apprendista fabbro di nome Leo. “Vi siete persi?” chiese con un sorriso gentile. Lisa spiegò che erano nuovi del posto e Leo si offrì di fare loro da guida.
Leo li condusse al castello, dove stava per avere luogo una fiera. C’erano bancarelle che vendevano oggetti incredibili: spade scintillanti, dolci profumati e bambole di pezza cucite a mano. Tommaso era affascinato da un vecchio orologiaio che mostrava ai passanti il funzionamento di un grande orologio a pendolo.
Mentre visitavano la fiera, i bambini si imbatterono in un gruppo di giocolieri e musicanti che riempivano l’aria di risate e melodie allegre. Giulia decise di unirsi a loro e provò a fare qualche giro di giocoleria, sotto lo sguardo attento e incoraggiante dei suoi amici.
Alla fine della giornata, Leo li accompagnò di nuovo alla foresta e alla porta magica. “Grazie per avermi fatto compagnia,” disse Leo con un sorriso. “Spero che un giorno torniate a trovarci!”
Con un po’ di nostalgia, i bambini attraversarono la porta e si ritrovarono di nuovo nel loro tempo. L’avventura nel passato era finita, ma conservavano nel cuore il ricordo di quel giorno speciale.
Da allora, i bambini non smisero mai di esplorare, sognando altre avventure straordinarie. E ogni volta che passavano davanti alla vecchia porta di legno, si domandavano quali altri mondi incantati potessero aspettarli dietro di essa.
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