Fiaba dell’Acqua Preziosa

In un piccolo villaggio ai margini di un grande bosco, viveva una comunità felice e operosa. Gli abitanti erano molto legati tra loro e condividevano tutto, specialmente l’acqua che scorreva abbondante dal fiume vicino. Il fiume era la loro fonte di vita: irrigava i campi, dissetava le persone e gli animali, e riempiva i lavatoi dove le donne andavano a lavare i panni.

Un giorno, però, qualcosa cambiò. Il fiume che aveva sempre cantato la sua dolce melodia con l’acqua che scorreva libera, improvvisamente iniziò a prosciugarsi. La gente del villaggio era preoccupata e non sapeva cosa fare. Gli anziani raccontavano che, in passato, era accaduto qualcosa di simile a causa di uno spirito dispettoso che si era portato via l’acqua.

Il giovane Tommaso, curioso e coraggioso, decise di partire per scoprire cosa stava succedendo al fiume. Armato di un bastone di legno e di una borraccia, si mise in cammino seguendo il corso dell’acqua. Camminò e camminò finché non arrivò a una grande diga costruita da un castoro ingegnoso di nome Bernardo.

Bernardo, con il suo grande sorriso, spiegò a Tommaso che aveva costruito la diga per creare un laghetto dove lui e la sua famiglia potessero vivere al sicuro. Tommaso capì quanto fosse importante l’acqua anche per Bernardo, ma spiegò che il villaggio aveva bisogno del fiume per sopravvivere.

Dopo aver ascoltato Tommaso, Bernardo si rese conto dell’importanza di condividere l’acqua. Così, insieme, idearono un piano per far sì che il fiume potesse continuare a scorrere senza impedimenti, ma in modo che anche il laghetto di Bernardo potesse esistere. Con l’aiuto di altri animali del bosco, costruirono un sistema di canali che distribuiva l’acqua sia al villaggio che al laghetto.

Quando Tommaso tornò al villaggio, tutti furono sollevati e felici di vedere che il fiume era tornato a scorrere. Gli abitanti organizzarono una grande festa in onore di Tommaso e Bernardo, e insieme impararono una lezione preziosa: l’acqua è un bene comune che deve essere rispettato e condiviso.

Da quel giorno, il villaggio non perse mai più di vista l’importanza di conservare l’acqua e usarla in modo responsabile. Impararono a raccoglierla quando pioveva e a non sprecarla mai inutilmente. E grazie all’amicizia tra Tommaso e Bernardo, capirono che solo con la collaborazione e il rispetto reciproco si possono affrontare e risolvere le sfide più grandi.


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