C’era una volta, in una foresta verde e rigogliosa, un piccolo coniglio di nome Tito. Tito viveva felice vicino a un grande albero, con una tana comoda e calda. Ogni giorno, Tito saltellava intorno al grande albero e si divertiva a giocare con i suoi amici, gli uccellini e gli scoiattoli.
Una mattina, Tito si svegliò e sentì parlare di un campo lontano, dove l’erba era sempre fresca e c’erano carote in abbondanza. Tito cominciò a sognare di quel campo meraviglioso e sempre più spesso si sentiva insoddisfatto della sua piccola tana e del cibo che trovava vicino a casa.
Decise, allora, di andare a cercare quel campo speciale. Salutò i suoi amici e partì. Camminò per giorni, superando colline e attraversando ruscelli, ma il campo dei suoi sogni sembrava sempre più lontano. Tito era stanco e affamato, e iniziò a rimpiangere il suo grande albero e la compagnia degli amici.
Un giorno, mentre si riposava sotto un cespuglio, incontrò un vecchio gufo saggio. Tito raccontò al gufo della sua ricerca del campo meraviglioso e di quanto desiderasse avere più di quello che già possedeva. Il gufo lo ascoltò attentamente e poi disse: ‘Caro Tito, a volte cerchiamo lontano ciò che abbiamo già vicino. Forse il segreto della felicità è apprezzare quello che possediamo.’
Tito rifletté sulle parole del gufo e si rese conto di quanto gli mancasse la sua casa e i suoi amici. Decise di tornare indietro. Con il cuore leggero e pieno di gratitudine, ripercorse la strada di casa. Quando finalmente raggiunse il grande albero, vide gli uccellini e gli scoiattoli che lo aspettavano con gioia.
Da quel giorno, Tito imparò a essere grato per tutto quello che aveva. La sua tana, l’albero protettivo e l’affetto degli amici erano davvero speciali. Anche se il campo dei sogni poteva sembrare meraviglioso, Tito capì che non aveva bisogno di più per essere felice.
La foresta sembrava ancora più bella ora che Tito apprezzava ogni giorno i colori degli alberi, il canto degli uccelli e il sorriso degli amici. E ogni sera, sotto le stelle, Tito ringraziava per tutto ciò che aveva e per la lezione preziosa che aveva imparato.
E così, Tito visse felice e contento, grato per la sua vita semplice e ricca d’amore.
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