C’era una volta, in una foresta magica, un albero molto speciale chiamato Albero dei Desideri. Ogni animale della foresta andava a trovare l’Albero dei Desideri per chiedere un sogno da realizzare.
Un giorno, un piccolo riccio di nome Ruffy si avvicinò all’Albero. Ruffy era un riccio molto timido perché aveva delle spine diverse dagli altri. Invece di essere marroni, le sue spine erano arcobaleno. Gli altri animali non sempre capivano quanto Ruffy fosse unico e speciale.
Ruffy si avvicinò all’Albero dei Desideri e disse: ‘Caro Albero, vorrei tanto che gli altri animali mi accettassero per come sono.’ L’Albero dei Desideri scosse dolcemente le sue foglie e rispose: ‘Caro Ruffy, lascia che io faccia qualcosa di magico. Domani, segui i segnali del vento e troverai la tua risposta.’
Il giorno seguente, Ruffy si svegliò presto e sentì il vento che cantava tra le foglie. Seguendo il suo suono, si ritrovò in una radura luminosa. Al centro della radura c’era un grande cerchio di animali della foresta, tutti in attesa. C’era Leo il leone, Gina la giraffa, Tito la tartaruga e molti altri.
Incuriosito, Ruffy si avvicinò e notò che c’era un grande specchio d’acqua. Gli animali si riflettevano nello specchio e sembravano diversi da come erano veramente. Leo sembrava avere una criniera di fiori, Gina aveva macchie a forma di stelle, e Tito aveva un guscio di brillanti.
Ogni animale iniziò a raccontare una storia unica di come si sentiva diversamente speciale. Gina disse: ‘A volte, le mie macchie a forma di stelle brillano di notte e tutti mi guardano stupiti!’. Leo aggiunse: ‘E la mia criniera di fiori a volte profuma tutta la foresta!’.
Ruffy si fece avanti e raccontò la sua storia. ‘Anche le mie spine sono diverse, ma forse è proprio questo che mi rende speciale!’. Gli altri animali annuirono e applaudirono con entusiasmo.
L’Albero dei Desideri aveva fatto in modo che tutti potessero vedere quanto fosse bello essere diversi. Con un sorriso, gli animali si abbracciarono e decisero di fare un ballo arcobaleno, celebrando ognuno la propria unicità.
Quel giorno, Ruffy capì che non erano le spine che lo rendevano diverso, ma il suo cuore gentile e coraggioso. E da quel momento, la foresta divenne un luogo di inclusione e amore, dove ognuno poteva essere se stesso senza timore di non essere accettato.
E vissero tutti felici e contenti, nel cuore della Foresta Amica.
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