C’era una volta, in un bosco verde e rigoglioso, un piccolo riccio di nome Rocco. Rocco era curioso e amava esplorare ogni angolo del bosco. Ma a volte, nella sua curiosità, combinava dei pasticci.
Un giorno, mentre Rocco correva tra le foglie cadute, vide una bellissima farfalla che svolazzava allegra. Rocco, affascinato dai colori delle sue ali, decise di seguirla. Corse e corse, finché non urtò un grande cespuglio di more. Le more caddero dappertutto e invasero la tana della signora Coniglio, che abitava lì vicino.
La signora Coniglio uscì dalla sua tana e vide il disastro. “Oh, Rocco! Guarda cosa hai fatto!”, esclamò la signora Coniglio preoccupata. Rocco si sentì subito dispiaciuto e chiese scusa alla signora Coniglio. “Non volevo combinare questo guaio”, disse Rocco tristemente.
La signora Coniglio, che era molto gentile, rispose: “Non preoccuparti, Rocco. Tutti possono sbagliare. L’importante è imparare dai propri errori. Puoi aiutarmi a pulire?” Rocco fu felice di aiutare e, insieme, ripulirono tutte le more.
Dopo aver finito, la signora Coniglio regalò a Rocco una succosa carota come ringraziamento. Rocco imparò così che, anche se aveva fatto un errore, poteva rimediare e fare meglio la prossima volta.
Qualche giorno dopo, mentre Rocco passeggiava per il bosco, si imbatté in un ruscello. Era un giorno caldo e Rocco pensò che sarebbe stato bello fare un tuffo nell’acqua fresca. Mentre sguazzava felice, non si accorse che l’acqua stava portando via alcuni piccoli pesciolini dal loro riparo sottomarino.
Quando si accorse dei pesciolini spaventati, Rocco si sentì di nuovo colpevole. “Oh, no! Devo aver rovinato la loro casa!”, pensò con preoccupazione. Decise subito di agire e, con molta attenzione, aiutò i pesciolini a tornare nel loro riparo.
Quel giorno, Rocco imparò un’altra lezione. Anche se aveva fatto un errore, poteva sempre trovare un modo per sistemare le cose e fare felici gli altri.
Da quel momento in poi, Rocco fu più attento quando esplorava il bosco. Sapeva che gli errori potevano insegnargli qualcosa di prezioso e che l’importante era non scoraggiarsi mai.
E così, il piccolo riccio continuò le sue avventure nel bosco, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo. E visse felice, sapendo che anche dagli errori più grandi poteva nascere qualcosa di buono.
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