Fiaba del Grande Torneo delle Stelle

In un mondo lontano, oltre le nuvole e le montagne più alte, c’era un regno magico chiamato Stellaria. In questo luogo incantato, ogni anno si svolgeva il Grande Torneo delle Stelle, una competizione speciale dove creature di ogni sorta si sfidavano in gare divertenti e straordinarie.

Un giorno, il piccolo drago Fiammella decise di partecipare al torneo. Sebbene fosse ancora giovane e inesperto, Fiammella era determinato a provarci. Il suo sogno era vincere la gara di volo tra le nuvole, una delle prove più spettacolari del torneo.

Quando Fiammella arrivò al campo di gara, vide tanti altri partecipanti: c’erano folletti volanti, unicorni sfreccianti e persino un grifone gentile di nome Zefiro. Tutti sembravano molto più esperti di lui, ma Fiammella non si lasciò scoraggiare.

La prima prova era una corsa tra le nuvole. I concorrenti dovevano volare attraverso un percorso segnato da stelle luminose. Fiammella chiuse gli occhi per un momento e ricordò le parole del vecchio saggio del suo villaggio: “Non importa quanto sia grande la sfida, il tuo coraggio illuminerà la strada.” Con quelle parole nel cuore, Fiammella si alzò in volo.

Mentre volava, Fiammella sentiva il vento tra le sue ali e il calore del sole sul dorso. All’inizio, era un po’ lento, ma presto iniziò a prendere confidenza e a guadagnare velocità. Non era il più veloce, ma il suo volo era armonioso e aggraziato.

Ad un certo punto, un folletto di nome Sprizzo si accorse che una delle sue ali stava perdendo forza. Fiammella vide Sprizzo rallentare e, senza pensarci due volte, volò verso di lui per aiutarlo. “Grazie, Fiammella!” esclamò Sprizzo con un sorriso grato.

Insieme, riuscirono a completare la gara. Anche se Fiammella non arrivò primo, la generosità e il coraggio dimostrati gli valsero il premio dello Spirito Sportivo. Il re di Stellaria, impressionato dal gesto del drago, gli consegnò una medaglia scintillante che brillava più di tutte le stelle del cielo.

Da quel giorno, Fiammella divenne un eroe nel regno di Stellaria, non per la velocità, ma per il cuore grande e la gentilezza dimostrata durante il torneo. E così, il piccolo drago imparò che, a volte, il vero successo non sta nel vincere, ma nel fare del proprio meglio e nell’aiutare gli altri lungo il cammino.

E vissero tutti felici e contenti, in attesa del prossimo Grande Torneo delle Stelle, dove nuove avventure e amicizie avrebbero riempito il cielo di magia e meraviglia.


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