C’era una volta un bosco incantato chiamato Bosco Amico. In questo bosco vivevano molti animali diversi: conigli, volpi, uccellini, e anche una piccola tartaruga di nome Tina. Tina era molto lenta e spesso si sentiva un po’ diversa dagli altri animali, che erano tutti molto veloci e giocosi.
Un giorno, gli animali decisero di organizzare una grande gara di corsa. Tutti erano eccitati, ma Tina era preoccupata. ‘Non posso correre veloce come gli altri,’ pensò tristemente. Ma i suoi amici la incoraggiarono a partecipare comunque. ‘Tina, non importa chi vinca. L’importante è divertirsi insieme!’ le disse il coniglio Bianchino.
La gara iniziò e, come Tina aveva previsto, rimase molto indietro rispetto agli altri animali. Anche se era lenta, Tina non si arrese e continuò a camminare con determinazione. Lungo il percorso, vide un piccolo uccellino caduto dal nido. Senza pensarci due volte, Tina si fermò e aiutò l’uccellino a tornare al sicuro.
Intanto, gli altri animali correvano veloci verso il traguardo. Quando si accorsero che Tina non era più visibile, iniziarono a preoccuparsi. ‘Dove sarà finita Tina?’ si chiesero. Nel frattempo, Tina incontrò anche una volpe che aveva una spina nella zampa. ‘Oh no, ti aiuto subito!’ disse Tina, rimuovendo la spina con molta delicatezza.
Quando finalmente Tina arrivò al traguardo, trovò tutti gli altri animali che la aspettavano con ansia. ‘Tina, siamo così felici di vederti!’ esclamarono in coro. Tina raccontò loro delle sue avventure lungo il percorso e di come aveva aiutato il piccolo uccellino e la volpe.
‘Tina, sei una vera eroina,’ disse Bianchino. ‘Anche se non sei stata la più veloce, hai dimostrato di avere un cuore grande e generoso.’ Tutti gli animali furono d’accordo e decisero che da quel giorno avrebbero fatto gare e giochi in cui tutti potevano partecipare, indipendentemente dalla loro velocità o abilità.
Da quel giorno, il Bosco Amico divenne un luogo dove ogni animale si sentiva accettato e amato per quello che era. E così, Tina non si sentì mai più diversa, ma parte di una grande famiglia dove l’inclusione e l’accettazione erano al primo posto.
E vissero tutti felici e contenti.
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