C’era una volta, in un piccolo villaggio chiamato Arcobaleno, un bambino di nome Leo. Leo era un ragazzo speciale, sempre pieno di curiosità e fantasia. Amava ascoltare le storie della nonna prima di andare a dormire, e sognava spesso ad occhi aperti di avventure magiche.
Una notte, mentre dormiva profondamente, Leo fece un sogno diverso da tutti gli altri. Si ritrovò in un mondo incantato, dove gli alberi erano di zucchero filato e i fiumi scorrevano di cioccolata. Gli animali parlavano, e le farfalle avevano ali di cristallo che brillavano come stelle. Leo era affascinato da tutta quella magia e si sentiva felice come mai prima d’allora.
Mentre camminava lungo un sentiero dorato, incontrò un simpatico coniglietto di nome Flick. Flick indossava un cappello a cilindro e un piccolo panciotto blu. “Benvenuto nel Regno dei Sogni Magici, Leo!” disse Flick, facendo un elegante inchino. “Qui, tutto ciò che puoi immaginare può diventare realtà!”
Leo era entusiasta e chiese a Flick di mostrargli il posto. Insieme, visitarono la Foresta delle Esperanze, dove i fiori cantano melodie dolci, e il Lago dei Desideri, dove ogni sasso lanciato nell’acqua esaudisce un desiderio. Leo lanciò un piccolo sasso e desiderò di poter volare.
Improvvisamente, Leo sentì una sensazione strana. I suoi piedi si sollevarono da terra e si ritrovò a volare come un uccellino! Sorvolò colline di marzapane e montagne di panna, ridendo di gioia mentre il vento gli accarezzava il viso. Flick volava accanto a lui, facendo capriole nell’aria.
Dopo un po’, atterrarono su una soffice nuvola. “Devo tornare a casa, purtroppo”, disse Leo con un pizzico di tristezza. Flick annuì e disse: “I sogni magici non finiscono mai veramente. Porta con te la magia nel cuore e torna ogni volta che vuoi!”
Leo chiuse gli occhi e, al risveglio, si ritrovò nel suo letto. Era di nuovo a casa, ma il sogno sembrava così reale che non poteva smettere di sorridere. Raccontò l’avventura alla nonna, che gli disse: “I sogni sono la porta verso mondi meravigliosi. Non smettere mai di sognare, mio caro Leo.”
Da quel giorno, Leo visse ogni giorno con la magia nel cuore, sapendo che ogni notte, quando chiudeva gli occhi, avrebbe potuto tornare nel Regno dei Sogni Magici, dove tutto è possibile.
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