C’era una volta un bambino di nome Marco che sognava di esplorare lo spazio. Una notte, mentre guardava le stelle dal suo telescopio, vide una luce brillante che si avvicinava sempre di più. Prima che potesse accorgersene, una piccola astronave atterrò nel suo giardino. Da essa scesero tre piccoli alieni: Zippy, Blip e Luna. Erano colorati e brillavano al buio, con occhi grandi e sorrisi amichevoli.
Marco era emozionato e un po’ spaventato, ma gli alieni gli dissero che erano venuti in pace e che volevano fargli esplorare lo spazio con loro. Marco accettò con entusiasmo e insieme salirono sull’astronave.
L’astronave decollò dolcemente e in un batter d’occhio, Marco si trovò a fluttuare nello spazio. Zippy, Blip e Luna gli mostrarono i pianeti del sistema solare. Passarono vicino a Marte, il pianeta rosso, dove videro montagne altissime e valli profonde. Poi volarono verso Giove, il gigante gassoso, con le sue enormi tempeste e la sua Grande Macchia Rossa.
Attraversarono gli anelli di Saturno, che brillavano come gioielli nel buio dello spazio. Marco non poteva credere a ciò che vedeva. Ogni pianeta aveva le sue meraviglie e i suoi segreti.
Gli alieni lo portarono anche su altri pianeti lontani che Marco non aveva mai sentito nominare. C’era il pianeta di cristallo, dove tutto era fatto di cristalli scintillanti, e il pianeta dei fiori giganti, dove crescevano fiori grandi come alberi.
Mentre esploravano, Marco fece tante domande e gli alieni gli risposero con pazienza. Gli raccontarono delle loro case, delle loro famiglie e delle loro avventure nello spazio. Marco scoprì che, anche se erano diversi, avevano molto in comune.
Dopo aver visitato tanti luoghi meravigliosi, tornò sulla Terra. Marco ringraziò i suoi nuovi amici alieni per l’incredibile avventura. Gli alieni promisero di tornare a trovarlo e di portarlo in altre avventure spaziali.
Con un ultimo saluto, Zippy, Blip e Luna salirono sull’astronave e volarono via. Marco rimase a guardare il cielo stellato, sapendo che là fuori, fra le stelle, c’erano amici che lo aspettavano.
Quella notte, Marco si addormentò con un sorriso, sognando nuove esplorazioni e le infinite meraviglie dell’universo. E così finisce la fiaba di Marco e dei suoi amici alieni, dimostrando che l’amicizia può superare qualsiasi distanza, anche quella tra le stelle.

Lascia un commento