C’era una volta, in un bosco incantato, un piccolo riccio di nome Ricciolino. Ricciolino era timido e non aveva molti amici perché gli altri animali del bosco pensavano che i suoi aculei fossero troppo appuntiti per giocare con lui. Un giorno, mentre passeggiava da solo tra gli alberi, Ricciolino incontrò un coniglietto di nome Bianchino.
Bianchino era nuovo nel bosco e, vedendo Ricciolino, gli chiese: “Ciao, posso unirmi a te? Non conosco nessuno qui e mi piacerebbe fare amicizia.” Ricciolino era sorpreso, ma felice che qualcuno volesse essere suo amico. “Certo!” rispose timidamente. E così iniziarono a passeggiare insieme.
Mentre camminavano, Ricciolino chiese a Bianchino come mai non avesse paura dei suoi aculei. Bianchino rispose: “Tutti abbiamo qualcosa che ci rende speciali. I tuoi aculei sono parte di te e non cambiano il fatto che possiamo essere amici.” Le parole di Bianchino fecero sorridere Ricciolino.
I giorni passarono e Ricciolino e Bianchino divennero inseparabili. Giocavano a nascondino tra gli alberi, raccoglievano bacche dolci e raccontavano storie sotto il cielo stellato. Gli altri animali del bosco, vedendo quanto si divertivano insieme, iniziarono a incuriosirsi.
Un giorno, un gruppo di scoiattoli si avvicinò a Ricciolino e Bianchino mentre giocavano. “Possiamo unirci a voi?” chiesero timidamente. Ricciolino guardò Bianchino, poi sorrise ai nuovi amici e rispose: “Certo che potete! Più siamo, meglio è!”
Ben presto, l’intero bosco era pieno di animali che giocavano insieme, accettando e apprezzando le differenze di ciascuno. Gli aculei di Ricciolino non erano più un problema perché tutti capivano che erano solo una caratteristica speciale.
Ricciolino imparò che non importa come appariamo, ciò che conta davvero è la gentilezza e il desiderio di accettare gli altri per come sono. E così, nel bosco incantato, grazie a un piccolo riccio e al suo nuovo amico coniglietto, nacque una comunità unita e felice, dove tutti erano i benvenuti.
Da quel giorno, il bosco fu un luogo di giochi e risate, e Ricciolino non si sentì mai più solo. Aveva trovato non solo un amico, ma tanti amici che lo accettavano per quello che era. E vissero tutti felici e contenti, sapendo che l’inclusione e l’accettazione rendono il mondo un posto migliore.

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