C’era una volta, in un piccolo villaggio circondato da una fitta foresta, un bambino di nome Tommaso. Tommaso era un ragazzino curioso e amava esplorare i boschi dietro casa. Un giorno, mentre camminava lungo un sentiero coperto di foglie scricchiolanti, sentì un suono strano, come un leggero ronzio.
Spinto dalla curiosità, Tommaso seguì il rumore fino a una radura nascosta. Lì, tra i cespugli, scoprì una strana creatura: un piccolo drago dai colori dell’arcobaleno. I suoi occhi brillavano di un azzurro intenso e le sue ali scintillavano sotto i raggi del sole.
“Ciao!” esclamò Tommaso, un po’ timoroso ma tanto affascinato. Il drago inclinò la testa e rispose con una voce dolce: “Ciao! Mi chiamo Arcobaleno. Sono un drago magico e mi sono perso.”
Tommaso si avvicinò con cautela. “Non devi aver paura,” disse sorridendo. “Posso aiutarti a trovare la strada di casa.”
Arcobaleno si illuminò di gioia. “Grazie!” disse, agitandosi felice. I due divennero subito amici e passarono il pomeriggio a conoscersi meglio. Tommaso scoprì che Arcobaleno veniva da una terra lontana dove vivevano molte altre creature magiche.
Mentre il sole iniziava a calare, tingendo il cielo di rosso e arancione, Tommaso ebbe un’idea. “Perché non resti con me finché non troviamo un modo per riportarti a casa?” propose.
Arcobaleno annuì felicemente. “Mi piacerebbe molto!” rispose, battendo le ali in segno di approvazione.
I giorni passarono e Tommaso e Arcobaleno divennero inseparabili. Giocavano insieme ogni giorno, inventando storie fantastiche e volando sopra il villaggio quando nessuno li poteva vedere. La presenza di Arcobaleno portava colori e gioia nella vita di Tommaso, e il drago scoprì quanto fosse bello avere un vero amico.
Un pomeriggio, mentre giocavano nel bosco, incontrarono una vecchia saggia che batteva il sentiero. “Ah, vedo che hai trovato un amico speciale,” disse sorridendo.
Tommaso e Arcobaleno annuirono entusiasti. La vecchia saggia spiegò che esisteva un portale magico nei boschi che avrebbe potuto riportare Arcobaleno a casa. Con la guida della saggia, i due amici trovarono il portale nascosto tra gli alberi.
Era tempo di separarsi, ma non prima di un ultimo abbraccio. “Non dimenticherò mai la nostra avventura,” disse Tommaso, con gli occhi lucidi.
“Neanche io,” replicò Arcobaleno. “Resteremo amici per sempre, anche se saremo lontani.”
Con un ultimo battito d’ali, Arcobaleno attraversò il portale e scomparve. Tommaso tornò al villaggio, col cuore colmo di ricordi preziosi e la certezza che le vere amicizie non conoscono confini.

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