C’era una volta, in un bosco lontano, una volpe astuta di nome Violetta. La sua fama si era sparsa in tutto il bosco per la sua intelligenza, ma anche per la sua astuzia nel fare scherzi agli altri animali. Violetta sapeva bene come ottenere ciò che voleva, spesso raccontando piccole bugie.
Un giorno, mentre passeggiava fra gli alberi, Violetta vide un corvo appollaiato su un ramo alto. Il corvo aveva nel becco un pezzo di formaggio delizioso e succulento. Violetta, affamata e desiderosa di quel formaggio, cominciò a pensare a un piano.
“Buongiorno, Signor Corvo!” esclamò Violetta con un sorriso. “Che piumaggio stupendo hai! Mai visto un corvo tanto bello come te. E sono sicura che anche la tua voce deve essere melodiosa come il canto degli uccellini più dolci del bosco. Potresti cantarmi una canzone, per favore?”
Il corvo, lusingato da quelle parole, si dimenticò del formaggio e aprì il becco per cantare. Ma non appena lo fece, il pezzo di formaggio cadde a terra, proprio davanti a Violetta. “Grazie, caro corvo!” disse Violetta mentre afferrava il formaggio e correva via.
La volpe era soddisfatta del suo trucco, ma il corvo era rimasto triste e sconfortato per essere stato ingannato. Gli altri animali del bosco, che avevano assistito alla scena, cominciarono a diffidare di Violetta per le sue bugie.
Passarono i giorni e la volpe si accorse che nessun animale voleva più parlare con lei o aiutarla. Capì che le sue bugie l’avevano portata alla solitudine. Iniziò a sentire il peso della sua scelta.
Una mattina, decise di andare dal corvo e chiedere scusa per quello che aveva fatto. “Mi dispiace, caro corvo,” disse Violetta con sincerità. “Non avrei dovuto mentire. Ti prometto che cambierò e sarò onesta d’ora in poi.”
Il corvo, che era un animale buono e comprensivo, decise di perdonare Violetta. “Tutti possiamo sbagliare,” disse il corvo. “L’importante è imparare dai nostri errori e migliorare.”
Da quel giorno, Violetta si impegnò ad essere onesta con tutti. Scoprì che dire la verità rendeva gli altri animali felici e che la fiducia degli amici era molto più preziosa di un pezzo di formaggio.
Così, il bosco tornò ad essere un luogo di amicizia e armonia, e Violetta imparò che il valore dell’onestà e della verità è la vera ricchezza che si possa avere.
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