Fiaba del Girasole Riconoscente

C’era una volta, in un prato lontano, un giovane girasole di nome Giorgio. Giorgio era diverso dagli altri girasoli perché invece di guardare il sole con gioia, lo faceva con un pizzico di invidia. Vedeva il sole splendere magnificamente nel cielo e desiderava essere grande e luminoso come lui.

Un giorno, mentre Giorgio stava sospirando e guardando il sole, una piccola coccinella di nome Carla si avvicinò. “Ciao, Giorgio!” disse allegra, “Perché sembri così triste in una giornata così bella?”

Giorgio rispose, “Vorrei essere come il sole, grande e brillante. Sembra che abbia tutto ciò che si può desiderare.” Carla, con i suoi puntini neri scintillanti, rise gentilmente e disse, “Ma tu hai qualcosa di speciale, Giorgio. Tu fai sorridere chiunque passi nel prato con il tuo colore dorato.”

Giorgio non era convinto e continuò a guardare il sole. Proprio in quel momento, una nuvola scura coprì il cielo e iniziò a piovere. Le piccole gocce di pioggia bagnarono tutta la terra assetata e fecero danzare le foglie sugli alberi. Mentre la pioggia cadeva, Giorgio si sentiva triste, pensando di non avere nulla per cui essere grato.

Dopo la pioggia, il sole tornò a splendere e presto un bell’arcobaleno colorò il cielo. Nel prato, gli animali uscivano dal loro riparo e i fiorellini si aprivano di nuovo per salutare il sole. Carla ritornò da Giorgio, stavolta con una lucertola di nome Leo.

Leo disse a Giorgio, “Sai, quando la pioggia cade, io trovo rifugio sotto le tue grandi foglie. Mi proteggi e mi aiuti a restare asciutto. Sei come un ombrello per me.”

Giorgio rifletté su ciò che aveva detto Leo. Non aveva mai pensato di essere utile a qualcuno. Si rese conto che, pur non essendo grande come il sole, poteva fare una grande differenza per chi gli stava vicino.

Giorgio iniziò a guardare il sole con occhi nuovi, non più invidioso, ma riconoscente per tutto ciò che aveva. Capì che, anche se piccolo, era importante. Ringraziò il sole per la luce che gli regalava ogni giorno e per l’acqua che la pioggia portava, permettendogli di crescere forte e felice.

Da quel giorno in poi, Giorgio il girasole non fu mai più triste. Imparò ad apprezzare le piccole cose della vita e ad essere grato per ciò che aveva. E così nel prato, con il suo sorriso dorato, continuò a far felici tutti coloro che gli passavano accanto.


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