Fiaba: Il Viaggio nei Paesi Fantastici

C’era una volta un bambino di nome Leo che amava esplorare. Ogni sera, prima di andare a dormire, sua mamma gli raccontava storie di luoghi lontani e magici. Un giorno, mentre stava giocando nel giardino, Leo trovò una vecchia bussola. Non appena la toccò, la bussola iniziò a girare e a brillare di una luce dorata.

Leo chiuse gli occhi e, quando li riaprì, si trovò in un paese diverso. Era circondato da alberi altissimi con foglie blu e fiori luccicanti. Questo era il Paese dei Sogni Incantati. Qui, gli animali parlavano e le nuvole avevano forme di animali danzanti. Leo incontrò un gufo saggio di nome Ollie che fece da guida nel nuovo mondo.

Ollie mostrò a Leo il fiume dei Desideri, dove ogni goccia d’acqua aveva un colore diverso. “Esprimi un desiderio e getta un sassolino nell’acqua,” disse Ollie. Leo desiderò un viaggio in un altro paese fantastico. Non appena il sassolino toccò l’acqua, Leo si ritrovò nel Regno dei Mari Volanti.

Nel Regno dei Mari Volanti, le navi galleggiavano in aria come aquiloni. Leo salì a bordo di una di esse e incontrò il capitano, un gatto gentile di nome Micio con un cappello da pirata. Micio spiegò che le navi stavano cercando le isole di Zucchero Filato, dove il cielo era dolce e appiccicoso.

Durante il viaggio, Leo e Micio affrontarono venti forti e nuvole di panna montata. Ma insieme, riuscirono a trovare il porto sicuro dell’isola più grande. Qui, Leo assaggiò i frutti che sapevano di caramelle e conobbe i simpatici abitanti fatti di cioccolato.

Quando il sole cominciò a tramontare, Leo sentì la bussola vibrare nella sua tasca. Era ora di tornare a casa. Salutò Micio e gli abitanti dell’isola, promettendo di tornare un giorno.

Leo chiuse di nuovo gli occhi e, aprendo li, si trovò nel suo giardino. La bussola era ancora nella sua mano, ma ora sembrava solo una vecchia bussola normale. Leo corse in casa, ansioso di raccontare le sue avventure alla mamma.

Da quel giorno, ogni sera, mentre ascoltava le storie, Leo stringeva la sua bussola, sperando che un giorno lo conducesse ancora in quei paesi fantastici. E chissà, forse un giorno lo avrebbe fatto davvero!


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *