C’era una volta un piccolo villaggio chiamato Tempia, dove tutti gli abitanti vivevano felici e sereni. In questo villaggio viveva un bambino di nome Tommaso. Tommaso era un ragazzo curioso e amava ascoltare le storie del suo nonno, che parlava sempre di un orologio magico nascosto nella foresta.
Un giorno, spinto dalla curiosità, Tommaso decise di cercare l’orologio magico. Dopo ore di cammino tra gli alberi alti e frondosi, finalmente lo trovò. Era un orologio molto antico, con lancette d’oro e cifre luminose. Sopra l’orologio c’era una scritta: “Viaggia nel tempo per correggere gli errori del passato.”
Tommaso, emozionato, pensò subito a un errore che aveva fatto la settimana prima. Aveva rotto il vaso preferito della mamma mentre giocava a pallone in casa. Così, decise di usare l’orologio per tornare indietro nel tempo e sistemare tutto.
Girò la lancetta dell’orologio indietro di una settimana e, in un battito di ciglia, si ritrovò nel salotto di casa sua. Vide sé stesso giocare con la palla e in quel momento gli gridò: “Fermati! Non giocare a pallone in casa!”
Il Tommaso del passato si fermò subito e guardò sopra la mensola. Vide il vaso e decise di spostare il gioco fuori, nel giardino. Tommaso sorrise, sapendo di aver evitato il disastro.
Felice di aver corretto il suo errore, Tommaso tornò al presente. Appena arrivato, corse dalla mamma e vide che il vaso era intatto al suo posto. La mamma, vedendolo così felice, gli chiese cosa fosse successo.
Tommaso, senza entrare nei dettagli del viaggio nel tempo, rispose che aveva imparato a fare molta attenzione e a non giocare con la palla in casa. La mamma gli sorrise e lo abbracciò forte.
Da quel giorno, Tommaso iniziò ad aiutare gli altri abitanti del villaggio a correggere piccoli errori del passato, usando l’orologio magico. Insegnò a tutti l’importanza della responsabilità e di imparare dai propri errori.
E così, grazie al suo dono speciale e alla sua buona volontà, Tommaso aiutò il villaggio di Tempia a diventare un luogo ancora più felice. Gli abitanti impararono ad essere più attenti e a prendersi cura l’uno dell’altro, sapendo che ogni errore era solo un’opportunità per fare meglio in futuro.
E vissero tutti felici e contenti, con un occhio al passato e uno sguardo al futuro.
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